





La grotta, il cui nome deriva dal termine dialettale "zinzuli", brandelli di stoffa lacera, fu scoperta nel 1793 da Monsignor Del Luca. Il carsismo ha contribuito alla formazione oltre che della Zinzulusa, di altre grotte: la Palombara, rifugio di colombacci, la Rotundella, con acque dai riflessi color turchese, e la Grotta Romanelli, nella quale si rinvennero graffiti preistorici ed i resti del grande pinguino boreale.
La Zinzulusa e' lunga 150 m. ed il suo atrio e' una falesia alta oltre 30 m. Vi si sono rinvenuti resti di rinoceronte, elefante, orso speleo ed ippopotamo nonche' testimonianze di insediamenti umani del Paleolitico e del Neolitico. Presso il Trabocchetto, piccolo specchio d'acqua, che si trova alla fine del Corridoio, troviamo gruppi di stalattiti e stalagmiti ai quali sono stati attribuiti gli appellativi di Sentinella, Baldacchino, Tiara e Cascata, Aquila, Prosciutto, Pulpito, Leggio, Presepe, Spada di Damocle.
Dalla Cripta si apre repentinamente il Duomo, alto, nel suo culmine, circa 24 m. Dal Duomo si raggiunge il Cocito, laghetto sotterraneo, chiuso al pubblico per salvaguardare dei crostacei e piccoli animali marini, relitti di una fauna paleo-mediterranea protetti nella grotta dai mutamenti che l'ambiente esterno ha subito per millenni.
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